Un pubblico mai visto

By 12 Febbraio 20182018
trevigiani phonix colombia oro y paz

L’UC Trevigiani Phonix Hemus 1896 si è dimostrata tra le squadre più competitive della prima edizione della Colombia Oro y Paz. La corsa a tappe per professionisti andata in scena dal 6 all’11 febbraio ha dato modo ai giovani diretti da Mirko Rossato di confrontarsi nella massima categoria e di scoprire un paese profondamente innamorato del ciclismo.
Spinti dal calore del folto pubblico a bordo strada i ragazzi sono stati protagonisti ogni giorno in fuga e sulla linea del traguardo. Da applausi soprattutto le prestazioni del velocista Manuel Peñalver, che alla sua seconda gara tra i grandi, ha sprintato con i migliori dimostrando carattere e gambe non comuni. Il 19enne di Torrevieja nei primi tre giorni di gara si è buttato senza paura, raccogliendo tre top ten (ha chiuso 10° la prima tappa, 9° la seconda e 7° la terza) che fanno davvero ben sperare. Nelle giornate successive, in cui è stato dato spazio alla montagna, si è messo in luce Javier Ignacio “Nacho” Montoya, che correndo in casa ha tramutato la passione dei tifosi in energia per scalare le salite più ostiche fianco a fianco di grandi campioni come l’idolo locale Nairo Quintana. Il 20enne di Medellin ha colto la 27a posizione nella classifica generale a 3’52” dal vincitore e connazionale Egan Bernal.
«Questa corsa ha rappresentato un ulteriore passo in avanti per capire pregi e difetti dei nostri ragazzi. Le qualità su cui lavorare sono indiscusse e ora ci è più chiaro su quali aspetti dobbiamo concentrarci per crescere. Sull’interpretazione tattica delle gara, considerata la giovane età, abbiamo grandi margini di miglioramento. Abbiamo un ottimo potenziale, sono fiducioso per le prossime corse che ci aspettano» commenta il team manager Mirko Rossato.
Conclusa la campagna sudamericana, il team tornerà ora in Italia per la presentazione ufficiale in programma domenica 18 febbraio a Treviso. I promettenti corridori in maglia azzurro-bianco-nera attaccheranno di nuovo il numero alla schiena il 25 febbraio in Slovenia al GP Izola.

foto Dario Belingheri / ©BettiniPhoto