53° GRAN PREMIO CAPODARCO. UNDICESIMO UN GRANDE RICCARDO PERANI. JAKOB OMRZEL SI AGGIUDICA LA PRESTIGIOSA INTERNAZIONALE

By 16 Agosto 20252025

Grande Riccardo Perani che riesce a portare a casa un onorevolissimo undicesimo posto nella internazionae di Ferragosto, il 53° Gran Premio di Capodarco nelle Marche. Lo abbiamo visto rientrare in testa da solo, eppoi difendersi e non mollare mai, come gli avrà detto il navigato diesse Rino De Candido. Riccardo entra in azione proprio nell’ultimo parte della corsa riportandosi su un gruppetto di otto atleti tra cui c’era anche Jakob Omrzel, il trionfatore. Troppo duro l’ultimo Muro per il bresciano di 22 anni, ma è riuscito a difendersi con i denti e per un secondo non è riuscito a portare a casa una top ten prestigiosa come l’anno scorso con Simone Griggion.


LUCA ROSA IN LUCE NELLA PRIMA PARTE DELLA GARA

La gara per la Trevigiani Energiapura Marchiol aveva visto in luce Luca Rosa andato in fuga nella prima parte della corsa. Hanno finito la gara Tommaso Cafueri, Lorenzo Montanari e Luca Fraticelli che voluto onorare l’internazionale nelle sue Marche.


RICCARDO PERANI: “HO FINITO IN NETTA RIMONTA”

Riccardo Perani, ospite a cena da Luca Fraticelli a Fano, racconta la sua avventura: “Oggi stavo davvero bene. Ho fatto il primo strappo a tutta e quando sono rientrato sui quattro (Bruno, Travella, Novák e Andreaus ndr) ci speravo davvero. Poi sono ritentati in molti e allora me la sono messa via. Ho fatto l’ultimo Muro con il mio passo, ma va tutta. Impossibile andare dietro a quei due Omrzel e Novák. Ma ho finito l’ascesa dell’arrivo in netta rimonta. Se ci fossero stati altri 20 metri, sarei arrivato decimo. Sto arrivando ad avere una condizione buona e questo per il finale di stagione mi fan ben sperare visto che ci sono un sacco di corse”. Questo week-end di agosto finisce alla grande per l’atleta di Ospitaletto (Bs) dopo aver conquistato la settima posizione alla Firenze-Viareggio. Per Riccardo Perani si ripeterà la bella storia dell’anno scorso che lo ha portato a vincere a Somma Lombardo il 6 ottobre 2024 e una grande internazionale di San Daniele del Friuli? Si spera di sì.


RINO DE CANDIDO: “GRANDE RIENTRO SUI PRIMI QUATTRO DOPO IL PRIMO MURO”

“Riccardo ha fatto una bella corsa – sostiene Rino De Candido – è entrato in azione proprio nell’utlima parte della corsa come piace a me. È rientrato sui quattro in testa da solo dopo il primo Muro e se dietro dormivano un po’ strappavamo un piazzamento dentro i cinque. Abbiamo recuperato Riccardo e facciamo un pensiero per sabato che si corre in casa per il campionato provinciale under 23. Oggi siamo stati tra i protagonisti dall’inizio alla fine della corsa. Il week-end di Ferragosto ha fatto sbocciare la squadra anziché appassire. Per le prossime gare sono fiducioso”.


VINCE IL FUORICLASSE JAKOB OMRZEL

Uno, due e tre. Giro Next Gen, campionato sloveno e Gran Premio di Capodarco. È cosi che si presenta al grande pubblico del ciclismo lo Jakob Omrzel, 19 anni compiuti il 21 marzo, sloveno di Novo Mesto. Ha fatto un bell’affare la Bahrain Victorius che sicuramente l’anno prossimo lo farà esordire tra i professionisti del World Tour.


LO SLOVENO VINSE IL TROFEO DORIGO, L’INTERNAZIONALE PER JUNIORES A PIEVE DI SOLIGO

Il vincitore del Trofeo Dorigo a Pieve di Soligo nel 2024, ha staccato Pavel Novák, terzo al Giro Next Gen, primo alla Bassano-Montegrappa il 27 luglio e primo al Trofeo Piva dell’anno scorso a Col San Martino. Terzo il veneto Cesare Chesini 21 anni di Negrar, compagno di squadra di Novák.


LO SLOVENO HA FATTO LA DIFFERENZA SULL’ULTIMO MURO

Il film dell’internazionale degli ultimi chilometri. Jakob Omrzel, in una condizione incredibile di forma, ha battuto di forza l’atleta della Repubblica Ceca Pavel Novák. sull’ultimo Muro. Ai meno sei attaccano Andreaus, in fuga dall’inizio alla fine della gara, e Novák. Si riporta sulla testa della corsa Omrzel. Reagisce Novák. Arrivano  Scalco e Chesini. Novák e Ormzel rilanciano. Scalco, Chesini e Bracalente tentano il riaggancio. Vince Jakob Omrzel che si avvantaggia inesorabilmente sul Muro.


IL VIDEO DELL’ARRIVO


IL FILM DELLA CORSA COMINCIA A 65 CHILOMETRI

Partono 176 atleti, in rappresentanza di 36 società, 12 delle quali straniere. I giri in pianura vanno via come un fulmine. Ad inizio della salita, al chillometro 65, sono molto attivi in testa al gruppo Luca Rosa e Lorenzo Slanzi. I due iniziano la salita con 2’ di ritardo dalla testa, il gruppo è a 2’30” di ritardo.


I SETTE FUGGITIVI

I sette fuggitivi sono a 2 chilometri dal passaggio: sono Nembrini, Grennae, Andreaus, Donati, Brookes, Agrìcola, Dingemans. A 1’45” Rosa . A 2’ Slanzi. Ritardo del gruppo 2’30”. Sei giri al termine. Una vita. Si rialza Luca Rosa. Al chilometro 80 sono sette gli uomini al comando. Restano in sei, si stacca Nembrini.


IL CAMPIONE ITALIANO TIRA IL GRUPPO

Al chilometro numero 88 il ritardo di Nembrini ai -2 km, di 25”, ritardo del gruppo 1’20” sotto la spinta del campione italiano Alessandro Borgo. Rientra Agrìcola. All’attacco sono in sei. Media dopo la seconda ora, 45,100 km./h. Bosio, Pritrznik, O’Connor, Bagnara, Santamaria conducono la gara con il gruppo a 1’10”.


IN TESTA IL GRUPPETTO DI SEI

Al chilometro numero 100 inizia l’ascesa verso il GPM, in testa sei fuggitivi. Ad inseguire a circa a 1’ Bosio, Pritrznik, O’Connor, Bagnara, Santamaria. Ritardo del gruppo 1’44”. Si stacca Pritrznik: i primi a 1’30”. Dopo 10 chilometri il ritardo del gruppo è a 1’13”. Il distacco dei primi quatttro inseguitori 1’02”.


DIEGO BRACALENTE CONQUISTA LA TESTA DELLA CORSA: È L’ENFANT DU PAYS

Dieci atleti in testa Bosio, O’Connor, Bagnara, Santamaria che si aggiungono a Grennae, Andreaus, Donati, Brookes, Agricola, Dingemans. Si fa più folto il gruppo con Diego Bracalente che va subito all’attacco, ma i dieci sono stati ripresi. Bracalente si porta appresso Bosio, Andreaus, Borremans, Omrzel, Scalco, Turconi, Schwarzbacher, Chesini, Brookes, Bozzola e Belletta. Rientrano anche Arrigehetti e Shtin.


A35 CHILOMETRI DALLA FINE ENTRA IN AZIONE RICCARDO PERANI

A 35 chilometri dalla fine si forma un gruppo formato da Bracalente, Scalco, Omrzel, Belletta, Bosio, Borremans, Brookes, Schwarzbacher. Rientra Gattani. Rientrano anche il nostro Riccardo Perani, Bruno, Nespoli, Bozzola e altri ad un giro e mezzo dalla fine. Sono 26 uomini al comando.


RICCARDO PERANI RESISTE IN TESTA AL GRUPPO

Ai meno 18 ci sono 14 atleti al comando tra cui Riccardo Perani, Chesini, Duarte, Volpato, Belletta, Scalco, Omrzel, Novak, Bruno, Schwarzbacher e Travella al comando. Si formano in 14 atleti in testa. Si rimescolano le carte ai meno nove. Sempre Perani nel gruppo d’avanguardia: 18 al comando. Si comincia a sognare per i colori di Treviso.


IL CONCITATO FINALE

Ai meno sei si staccano Andreaus e Novak. Si riporta sulla testa della corsa Omrzel, reagisce Novák. Arrivano Scalco e Chesini. Novak e Omrzel rilanciano. Scalco, Chesini e Bracalente tentano il riaggancio. Vince Jakob Omrzel, che si avvantaggia sul famigerato muro su Novák e sul veronese Chesini.


ORDINE D’ARRIVO

1° Jakob Omrzel (Bahrain VictoriusTeam Devo) 174,7 km in 4h06’10” media 42,581 km/h 2° Pavel Novak (MBH Bank Ballan CSB Colpack) 8” 3° Cesare Chesini (MBH Bank Ballan CSB Colpack) a 11” 4° Matteo Scalco (VF Group Bardiani CSF Faizanè) a 19” 5° Diego Bracalente (MBH Bank Ballan CSB Colpack) a 22” 6° Mattias Schwarzbacher (UAE Team Emirates Gen – Z) a 27” 7° Dario Igor Belletta (Solme-Olmo) a 34” 8° Kasper Borremans (Bahrain VictoriusTeam Devo) a 35” 9° Kevin Biehl (General Store Essegibi) 10° Nicholas Travella (Velo Club Mendrisio) a 38” 11° Riccardo Perani (Uc Trevigiani  Enerigiapura Marchiol) a 39” 12° Kieran Gordge (Obidos Cycling Team) a 47” 13° Tommaso Bosio (General Store Essegibi) 14° Leonardo Volpato (Campana Imballaggi Geo&Tex) a 50” 15° Andrea Alfio Bruno (Team Hopplà) a 57”


In copertina la foto di Riccardo Perani sulla prima scalata al Muro di Capodarco. All’interno la foto dell’arrivo (foto di Angela Faggion), le foto della squadra alla presentazione e prima del via (di Giovanni Montanari), la foto della stele di Gaetano Gazzoli e del podio (Mario Zannoni) e le immagini della corsa