
Guardate la ferite alla schiena: la foto dice tutto. Ha la maglia sbrindellata. Sembrano quasi delle scottature e invece sono abrasioni per essere finito sull’asfalto. Riccardo Fabbro ritorna a casa sfortunatamente per una caduta a causa di un ruzzolone avvenuto a circa 70 chilometri dall’arrivo. Sostiene il direttore sportivo Rino De Candido che ha corso ad alto livello in bici ed è stato commissario tecnico della categoria juniores, che Riccardo Fabbro ha passato la tappa della “via crucis”. E infatti è stato proprio così. C’è la racconta lui: “Quello che mi dà più rabbia è che la tappa di domani era adatta alle mie caratteristiche. Quindi puntavo decisamente alla vittoria – racconta un rammaricato Riccardo Fabbro – è invece dovrò tornarmene a casa”.
RICCARDO PERANI: “SONO FINITO CONTRO UNO SPARTITRAFFICO”
La caduta ce l’ha ancora bene in testa: “Sono con il morale sotto i tacchi, essere lì per terra con la corsa che sogni da una vita… Stavamo viaggiando con tutta la squadra in gruppo in fila indiana. Solo che un atleta di un altro team si era intrufolato in mezzo. C’era un maledetto spartitraffico. Colui che era davanti a me è riuscito a schivarlo non so come, io purtroppo ci sono finito contro e sono ruzzolato sull’asfalto. Ho riportato abrasioni in tutta la schiena ed ero nel gruppo della maglia rosa”.
RICCARDO FABBRO: “PIÙ STRADA FACEVO E PIÙ LE FERITE MI FACEVANO MALE”
“Poi abbiamo fatto il falsopiano a blocco e li ho cominciato a perdere posizioni fino a che mi sono staccato per il dolore delle ferite – dice sconsolato Riccardo – ho cercato di stare in più gruppetti e invece niente. Perdevo terreno perchè più passavano i chilometri e più mi facevano male le ferite. Ho tagliato il traguardo con un ritardo di 33’59”, due minuti in più di quanti sarebbero bastati per salvarmi. Questa esperienza mi serivirà per l’anno prossimo se ci sarà la possibilità. Avevo una buona condizione e puntavo proprio alla tappa di domani o dopodomani a Gavi. Domani ci penseranno Riccardo Perani e Lorenzo Montanari che arriva quasi in casa”.
RICCARDO FABBRO: “LA SQUADRA PUNTI SU LUCA FRATICELLI”
Sulla squdara Riccardo Fabbro la pensa così: “Bisogna puntare su Luca (Fraticelli, ndr) per la classifica perché ha un margine che può farlo arrivare nei primi 20. Faccio un in bocca al lupo a tutti i miei compagni di finire alla migliore dei modi questo Giro. Guarire in fretta? Ce la metterò tutta. Sarò domani alla partenza a poi torno dalla mia famiglia”.
RINO DE CANDIDO: “QUESTA CATTIVA ESPERIENZA LO DEVE PORTARE ALLA VITTORIA”
Parole di incoraggiamento sono arrivate dal direttore sportivo Rino De Candido e anche da tutta la squadra, dirigenti e sposor: “A Riccardo questa esperienza deve servire per tornare più forte di prima e che lo porti alla vittoria”.
RICCARDO FABBRO: SEI TOP FIVE, UNA TOP TEN
Riccardo Fabbro, 19 anni il 18 novembre, ha realizzato sei top five – ultimo il secondo posto a Roncolevà a una settimana dall’inizio del Giro – e un piazzamento nei dieci a Bagnolo, settimo. Non possiamo che augurargli un in bocca al lupo GIGANTE.
LA BENEDIZIONE DA SAN TOMASO
A proposito: l’Uc Trevigiani nei giri a tappe non è proprio fortunata. L’anno scorso Edorardo Zamperini nell’ultima tappa del Tour de l’Isarde in Francia, nell’ultima discesa, cadde, e la clavicola sinistra si frantumò, in quattro pezzi. Oggi la disavventura a Riccardo Fabbro: chissà che da San Tomaso arrivi la benedizione.
La foto in copertina ce l’ha concessa di pubblicare Riccardo Fabbro. All’interno la immagine in diretta di Riccardo Fabbro dopo essere caduto, una foto di Riccardo sul palco della presentazione a Rho, Riccardo Perani e Riccardo Fabbro, Riccardo Fabbro al via della crono e Riccardo Fabbro con la divisa della crono